venerdì 16 gennaio 2009

1a Sagra di Radiomafiopoli: disonorarli è una questione d'onore.

Prima di fare partire il filmato abbassate il volume delle web-Tv nel post sottostante!

Lunedì 12 gennaio Prima Sagra di Radiomafiopoli all'Antica Focacceria di Palermo.
Organizzano la serata i ragazzi di
FASCIO E MARTELLO che Pino definisce una "Associazione a delinquere"....mi stanno già simpatici.
Serata molto importante, peccato il brutto tempo come ci racconta la nostra inviata Giulia. Ma lasciamo parlare Giulio Cavalli dello scopo di Radiomafiopoli ...

"Perché sfottere la mafia? Perché siamo stanchi di questi falsi miti da fiction che qualcuno vuole convincerci possano tenere sotto scacco una nazione. Perché disonorare la mafia è una questione di onore. Perché è il nostro modo da giullari per urlare il nostro no. Perché fanno ridere mentre si mettono in posa per fare paura. Perché come diceva Peppino la mafia è una montagna di merda. Perché smontare la loro credibilità è il nostro modo per opporsi ad un racket culturale e in più ci divertiamo un mondo".

E che dicono i giovani su questa scelta:

"La mafia va combattuta non derisa, secondo me non è una bella idea.
La mafia va combattuta attaccando la gente che la sostiene sia consapevolmente (pochi) che inconsapevolmente (moltissimi).
Moltissimi di noi la sostengono ogni giorno comprando nei negozi che pagano il pizzo, che a loro volta la sostengono consapevolmente.
Moltissimi di noi cercano voti per un politico in quanto ci ha promesso un posto di lavoro per nostro figlio[...].
Prendere a ridere un problema che è molto serio non mi piace. La gente deve vedere preoccupazione nei volti di chi la combatte non sorrisi."


"Deriderla\sfotterla è uno dei modi per combatterla, i modi da te elencati sono ovviamente corretti e da perseguire ,ma deridere alcuni personaggi che si sentono i padroni del mondo ,ma in realtà sono persone misere non vuol dire non attuare anche quelle azioni che tu hai elencato.
Pino Maniaci secondo te cosa fa?Proprio questo.
Se la gente vedesse solo preoccupazione in chi combatte sarebbe impaurita e starebbe ancor più lontano da queste persone che la combattono.Non si prende a ridere il problema mafia, ma si deridono personaggi che si sentono importanti ma che in realtà son ben poca cosa."

"la mafia, i mafiosi, VOGLIONO che noi abbiamo paura di loro, che portiamo rispetto. E' funzionale al loro potere.

E invece deridere la mafia significa non avere rispetto e non mostrare paura. Qualcuno che è grande e potente lo fai vedere come piccolo e ridicolo! E' un'idea geniale! E' l'opposto di quello che vogliono!
E poi c'è anche un motivo pedagogico: una mia amica che insegna alle medie ha raccontato che "Il capo dei capi" nei quartieri popolari ha provocato più che indignazione per le atrocità commesse, l'immedesimazione in Totò Riina , che, anche se eroe del male, era pur sempre protagonista!
(Penso che sia successo il contrario a chi ha visto "Le mani su Palermo", in cui i protagonisti erano i poliziotti che hanno condotto le indagini per catturare i Lo Piccolo. Mi veniva voglia di entrare in Polizia, di far parte di loro! )
Non ti viene da immedesimarti in qualcuno che viene sbeffeggiato, che la radio, i tuoi amici, i tuoi compagni prendono in giro!
A proposito: devo segnalare Radio Mafiopoli alla mia amica! "


BRAVI RAGAZZI VI VOGLIAMO COSI'!!!
Capaci di pensare
e con un proprio spirito critico infatti questo sarà fondamentale, in caso di strumentalizzazioni , per decidere autonomamente da che parte stare senza farvi influenzare da quella rete di mezze bugie, notizie capovolte e comunicati stampa di persone di potere , tessuta per spostare l'opinione pubblica da una parte o dall'altra. Ed importante è lo scambio di idee....ascoltate le opinioni altrui perchè forse è giusto fare un passo indietro che fissarsi in una posizione senza uscita.
La conversazione riportata dimostra che sono già sulla giusta strada.
Per motivi di spazio non ho potuto riportare tutto....chi è interessato la trova nel link del meetup di Palermo .

Gran bel servizio quello di Pino: la musica di sottofondo ,l' intervista ….lo definirei una dedica d’amore alla Sicilia ( io sono una romanticona!), alla Sicilia che poteva essere e speriamo sarà!
Non perdetevelo…


Grazie Giulia per il montaggio e Stefano per la dritta sul servizio!

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